Aston Martin AMR24 a Jeddah: scopri come il team cerca di ottimizzare performance tra top speed e grip meccanico in previsione del GP F1.
Dopo un debutto in Bahrain che ha lasciato l’ambiente con un misto di aspettative e interrogativi, l’Aston Martin AMR24 F1 si prepara a fronteggiare la sfida di Jeddah, puntando a ottimizzare il binomio tra top-speed e grip meccanico. Il team, conscio che la strada verso il podio è ancora lunga e tortuosa, non ha nascosto l’intento di mettere pressione a colossi come Ferrari e Mercedes, nonostante un inizio stagionale al di sotto delle aspettative.
Un inizio di stagione sotto tono, ma la strada è ancora lunga
La performance non brillante del Bahrain ha messo in luce alcune criticità nella gestione delle risorse e nella messa a punto della vettura. Tuttavia, con un campionato che si preannuncia il più lungo della storia, le opportunità di riscatto non mancano. Il team di Silverstone, forte dell’enorme quantità di dati raccolti, punta a sfruttare la tappa di Jeddah come trampolino di lancio per dimostrare le vere potenzialità della sua monoposto.
DRS e gestione dei pneumatici: le armi di Aston Martin
Nonostante alcune lacune, soprattutto in termini di ritmo gara, i dati relativi al degrado pneumatici e all’utilizzo del DRS sembrano offrire spiragli di ottimismo. Il team ha lavorato per trovare il giusto compromesso tra aerodinamica e meccanica, risultando in un veicolo che, sebbene non ancora al livello dei top team, mostra segnali di crescita, soprattutto nelle fasi di gara dove la gestione delle gomme e la velocità nelle curve veloci diventano cruciali.
Alla luce delle peculiarità del circuito di Jeddah, caratterizzato da lunghi rettilinei e poche curve impegnative, Aston Martin sembra orientata verso una configurazione che privilegia un carico aerodinamico inferiore. L’obiettivo è chiaro: migliorare la top speed senza sacrificare eccessivamente la performance nelle curve. Un approccio che, sebbene rischioso, potrebbe rivelarsi vincente nei tratti più veloci del circuito, dove la gestione termica delle gomme e l’efficienza del DRS diventano fattori decisivi.
Sebbene il percorso di Aston Martin AMR24 sia ancora costellato di incertezze, le prospettive di crescita non mancano. Jeddah rappresenta un banco di prova fondamentale, un’occasione per i tecnici e i piloti di dimostrare che il potenziale per competere al vertice c’è tutto. Solo il tempo dirà se le strategie adottate porteranno i frutti sperati, ma una cosa è certa: l’ambizione e la determinazione non mancano.